lunedì 24 gennaio 2011

Studio e lavoro: vanno ancora a braccetto?



Studio e lavoro: riguardando i dati dell’anno appena passato, di primo acchito, sembrano escludersi a vicenda.
Chi investe nello studio post laurea storicamente è motivato dalla smania della specializzazione, dall’intento di diventare competitivo sul mercato, dal bisogno di accrescere competenze attraverso un master. E, senza urlarlo, probabilmente attende momenti migliori per lanciarsi nel mondo del lavoro adottando la vecchia strategia di guerra del temporeggiamento.

Chi, al contrario, tra studio e lavoro opta per la ricerca di un lavoro è mosso da un bisogno caratteriale di misurarsi il prima possibile con le leggi del mercato, spesso senza aver ancora terminato gli studi; esigenze economiche e una giusta tensione all’autonomia rendono, in secondo luogo, la ricerca di un impiego un’ossessiva indagine ad un posto libero, cosa che spesso fa dimenticare che cosa piacerebbe fare nella vita.

Il 2010 si è chiuso d’altra parte lasciando la sensazione che sia sempre più difficile essere messi nella condizione di poter studiare e il 2011 si è aperto in coda ad una situazione lavorativa non tanto mutata, sul fronte assunzioni.
Cosa consigliare dunque ad un giovane che in potenziale deve scegliere su cosa investire, immaginando che costui, da qui ai prossimi cinque anni, dovrebbe essere una delle risorse del nostro futuro?
In tempi di magra risulta accessorio, per non dire superfluo, interrogare la propria indole esigendo una chiara risposta sulle proprie inclinazioni: quando di solito la necessità determina le scelte, tutto il resto sembra fuori luogo.
E così crescono giovani leve con uno spazio di senso vuoto che si allarga tra se stessi e il loro futuro e tra il tessuto sociale e le tipologie professionali.
E allora cosa costa, fatica per fatica, orientarsi verso una strada che rientra nelle proprie corde?

Che sia proprio adesso, che tutto sembra difficile per non dire impossibile, il momento fruttuoso in cui esaminare la professione da sempre sognata, col magico rischio di poterla esercitare?
In tal caso l’attenzione va posta sui servizi  che sono a  disposizione per potersi chiarire su studio e lavoro: quali sono i canali più efficaci per indagare e ricercare quello che il mercato offre?
E allora Studio e lavoro, più che escludersi a vicenda, sono forse più interdipendenti che mai.

Il nuovo servizio www.master4you.it, ad esempio, ti aiuta a conoscere le offerte presenti nel mondo della formazione, a richiedere borse di studio disponibili in Italia, a trovare i migliori master adatti alla tua esigenza.
Sul blog di Mister Master potrai inoltre trovare una vetrina di riflessioni sul mondo della formazione, sullo scenario italiano che riguarda i giovani e potrai intervenire esprimendo le tue opinioni in merito, come  importante contributo.

E tu, per il 2011 che cosa hai scelto tra studio e lavoro?

2 commenti:

  1. il quesito è piuttosto emblematico per un giovane laureato!
    Concordo nella necessità di conciliare le due cose...poi, probabimente, saranno le opportunità incontrate durante il percorso, ad influenzare le nostre scelte e magari a far mutare le previsioni...
    ...ad ogni modo occorre essere pronti a cogliere l'attimo, flessibili e dinamici: in questo lo studio - magari inizialmente non troppo specialistico - è un ottimo strumento per "equipaggiarsi" !

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  2. Ciao Leo,
    anche io credo che una sana formazione di base unita ad un atteggiamento vigile e aperto siano le migliori condizioni per poter cogliere al volo le occasioni che la vita ci offre.

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