lunedì 29 novembre 2010

Master per neolaureati e per lavoratori.



Master per neolaureati e per lavoratori: sempre più persone pensano ad un master in funzione di un successo professionale. Per acquisire conoscenze necessarie per trovare lavoro, per sviluppare competenze utili per fare carriera. Un master può essere la strategia vincente, a patto di scegliere il master giusto.

Quale collegamento esiste tra la partecipazione ad un master e il successo lavorativo?
• secondo alcuni la partecipazione ad un master non influenza il livello di occupazione o la retribuzione media;
• secondo altri, frequentare un master o un MBA prestigioso è garanzia di successo professionale.

Chi ha ragione? Qualcuno mente o ha dei dati parziali? In realtà il successo professionale è determinato prevalentemente dalle capacità personali (oltre che dalla fortuna e dalle raccomandazioni, ma di questo parleremo in futuro). Le capacità personali possono essere arricchite dalla partecipazione ad un master, MBA, o corso di alta formazione manageriale. L’importante per neolaureati e lavoratori è scegliere il master in funzione dei propri bisogni. Si deve trovare un master che dia ciò che non si ha:

• conoscenze tecniche,
• competenze manageriali,
• network professionale,
• un titolo di prestigio...


Ci sono due tipologie di soggetti che possono partecipare ad un master o corso di formazione, in vista di risultati sul piano professionale del lavoro e della carriera:
1. giovani laureati in cerca del primo lavoro
2. lavoratori che vogliono cambiare lavoro e fare carriera

1. MASTER PER NEOLAUREATI > Giovani laureati in cerca del primo lavoro.
Sempre più spesso i neolaureati non hanno le competenze richieste dal mondo del lavoro. Questo “deficit” può essere generato da diversi fattori:
• studi universitari poco aggiornati e orientati al mondo produttivo
• scarso impegno dello studente ad apprendere e approfondire
• esigenze crescenti da parte delle imprese a seguito della dinamicità dei mercati
Per colmare il gap, i neolaureati decidono di frequentare un master post laurea.
Il Master per i neolaureati è un’ottima soluzione se:
• si desiderano approfondire alcuni temi specifici (neolaureato in scienze della comunicazione decide di specializzarsi con un master in eventi culturali),
• si desidera ampliare o ri-orientare il proprio profilo (neolaureato in scienze umanistiche che decide di prepararsi al mondo del lavoro attraverso un master in marketing e comunicazione).

2. MASTER PER LAVORATORI > lavoratori che vogliono cambiare lavoro e fare carriera.
Il mondo del lavoro, incalzato dalla competizione globale, richiede ai lavoratori di sviluppare nuove competenze, spesso in tempi rapidi. La riduzione dei budget aziendali destinati alla formazione interna costringe i dipendenti a cercare all’esterno dell’azienda la formazione di cui hanno bisogno. Il lavoratore potrà frequentare corsi serali o master in formula weekend (a meno che decida di prendersi un anno sabbatico e iscriversi ad un prestigioso MBA).
Il Master per i lavoratori è un’ottima soluzione se:
• si vuole fare carriera e si ha bisogno di integrare e aggiornare le proprie competenze tecniche o manageriali,
• si vuole cambiare lavoro (o si ha la necessità di re-inserirsi nel mondo del lavoro) e si cercano nuove competenze e un titolo che le certifichi.


Neolaureati e lavoratori devono trovare il master più adatto a loro, scegliendo con cura tra i master disponibili.

Il sito Master4You vuole dare un contributo, attraverso la selezione dei migliori master italiani. Attraverso il servizio Cerca Master, gli studenti potranno:
1. selezionare le caratteristiche del master (sede di svolgimento, argomento, frequenza),
2. individuare con chiarezza nelle schede master i punti forti di ciascun master.


Quanti di voi hanno frequentato un master da neolaureati o un corso di specializzazione da lavoratori? E quanti hanno seguito sia un master per neolaureati e poi uno per lavoratori?

venerdì 26 novembre 2010

Borse di Studio Inpdap: cosa sono.



Borse di studio Inpdap restano forse uno degli ultimi baluardi a difesa del diritto allo studio. Ma come funzionano e a chi sono destinate? Secondo me sono un bene assoluto ma un male relativo.

L’Inpdap è l’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell'Amministrazione Pubblica e sostiene gli studenti mettendo a disposizione ogni anno borse di studio a parziale rimborso delle spese sostenute nell’anno scolastico/accademico appena trascorso. Le borse di studio Inpdap coprono anche la partecipazione a master e corsi di specializzazione post lauream.
Quindi i figli dei dipendenti pubblici possono ottenere delle borse di studio che li aiutino nel loro percorso formativo, premiando il loro merito. Non permettono di fare un master gratis, ma danno un contributo successivo. Questo è in assoluto un fatto positivo, perché permette ad un gran numero di studenti (i dipendenti e i pensionati pubblici sono la categoria più numerosa in Italia) di avere un beneficio concreto.
La ratio sottostante l’istituzione delle borse di studio Inpdap è quella di agevolare e favorire una determinata categoria (in questo caso i figli degli associati al fondo Inpdap). Non c’è nulla di male in questo: tutte le categorie e le associazioni (professionali, politiche, sociali,…) si adoperano per garantire particolari tutele (vantaggi o privilegi a seconda dei punti di vista) ai loro appartenenti. L’entità e l’ampiezza delle tutele dipende dalla forza (numerica, economica e politica) della categoria/associazione.
Lo Stato deve tutelare gli interessi e sostenere i diritti di tutti i cittadini (possibilmente favorendo quelli più svantaggiati). Mano a mano che lo stato, per mancanza di fondi o di volontà politica, si ritrae da questo suo compito, a sostenere i singoli ci devono pensare gli enti locali e diverse categorie e associazioni. Cosa determina questo slittamento? Determina che il livello di sostegno ricevuto dall’individuo è funzione della categorie/associazioni di appartenenza. Se sono figlio di un amministratore di un ente piemontese, posso ottenere borse di studio dall’Inpdap, dalla Regione Piemonte e dalla federazione dei dirigenti industriali. Se sono figlio di un disoccupato calabrese potrei non avere fondi a disposizione.

Al diminuire degli investimenti statali (rivolti a tutti), cresce la diseguaglianza e la discriminazione. Se un individuo appartiene a categorie deboli e non è incluso in importanti associazioni, ti trova da solo a dover far fronte alle sue necessità. In questo senso l’attribuire dei benefici solo agli appartenenti ad una determinata categoria (le borse di studio Inpdap sono un caso importante) può essere visto come un male relativo, perché di fatto “punisce” ingiustamente gli esclusi.

Abbiamo quindi tre livelli di tutela nei quali il singolo individuo può rientrare:
1. Tutela statale
2. Tutela di categoria/associazione
3. Tutela individuale

Il progressivo passaggio dalla tutela statale (stato sociale) alla tutela individuale è oramai evidente in molti ambiti: dalla previdenza integrativa (fondi pensione di settore e previdenza individuale) fino alla formazione (dal diritto allo studio, alle borse di studio Inpdap al taglio delle risorse).


Il sito Master4You vuole essere una risposta per tutti quegli studenti, privi di tutele statali e di categoria, che ambiscono ad una formazione professionale di qualità. Il sito si propone di offrire un aiuto concreto ai giovani laureati in cerca di formazione e di uno sbocco lavorativo ma anche ai lavoratori desiderosi di crescere professionalmente per fare carriera o di riqualificarsi per rientrare nel mondo del lavoro. Il sito offrirà due servizi esclusivi:

Chiedi Borsa: possibilità di chiedere alle migliori scuole una borsa di studio individuale. Lo studente potrà facilmente compilare un suo profilo e inviarlo a tutte le scuole di suo interesse perché lo valutino. Le scuole potranno così offrire delle borse di studio sulla base di caratteristiche specifiche degli individui (legate al merito, alle competenze o al disagio economico)
Cerca Offerte: possibilità di trovare rapidamente tutte le offerte disponibili rivolte a tutte le persone con determinate caratteristiche. Le offerte possono essere borse di studio totali o parziali, agevolazioni per chi si iscrive entro una certa data, premi per chi ha buoni voti o anni di esperienza lavorativa.

Il sito Master4You vuole andare oltre le borse di studio Inpdap, facendo proprio e adattandolo il nome dell’istituto INPDAP : Incredibile Non Prevedere Delle Altre Prospettive.

Chi di voi ha ottenuto nella sua vita una delle borse di studio Inpdap?

mercoledì 24 novembre 2010

Formazione: Università occupate Studenti disoccupati.



Formazione Universitaria sotto scacco: il Governo taglia i fondi, studenti e ricercatori occupano gli atenei. Dopo la Previdenza e la Sanità si cerca di dare un altro colpo allo stato sociale, smantellando Educazione e Lavoro. Sì, perché al termine del percorso di studi l’unica certezza per i giovani sembra essere la disoccupazione.

In tempo di crisi, i tagli sono necessari: bisogna mettere le risorse dove rendono di più, in vista di un benessere futuro (Master: in tempo di crisi la formazione serve ancora a qualcosa?). Se i fondi disponibili vengono dirottati verso esercito, grandi opere, automobili e nucleare il messaggio è chiaro: lo Stato-azienda si concentra su poche grandi commesse e lascia al privato o ai singoli individui di occuparsi del resto. Nel campo della formazione, lo Stato toglie i fondi alle università e alla ricerca. Devono quindi entrare in campo altri soggetti, in primis le singole Regioni, che secondo i nuovi principi federalisti offrono sostegno solo ai propri residenti a scapito di tutti gli altri. In altri casi intervengono gli enti locali o associazioni di categoria e fondazioni.

Lo smantellamento dello stato sociale in Italia pare un processo inarrestabile: al singolo cittadino viene chiesto di dover scegliere e pagare per farsi una pensione, trovarsi un lavoro, farsi un’educazione, mantenersi in salute, garantirsi la sicurezza e così via. Questa ritrovata libertà e responsabilità del cittadino potrebbe rappresentare un elemento di sviluppo personale e sociale, purché lo stato:

• aiuti i cittadini a sviluppare scelte autonome consapevoli;
• offra sostegno agli operatori più meritevoli che offrono buoni servizi ai cittadini;
• sanzioni i cattivi operatori.
In mancanza di questo sostegno strutturale, i cittadini dovrebbero “arrangiarsi”, con conseguenze facilmente immaginabili.

Sul fronte della formazione, le Università ma anche i centri di formazione privati che erogano master e corsi di specializzazione, si trovano di fronte ad una sfida formidabile:

• migliorare significativamente la qualità della loro offerta formativa (per sopperire alle mancanze del sistema statale in disarmo);
• garantirsi la fiducia degli studenti;
• offrire un servizio a prezzi competitivi.
È una sfida epocale ma che va affrontata; altrimenti non avremo solo la fuga dei migliori cervelli ma come Paese saremo costretti ad appaltare ad altri paesi la formazione dei nostri giovani (attraverso corsi e master on line magari gratuiti) con la certezza di consegnare il nostro futuro nelle mani di altri. L’alta velocità assorbe moltissimi investimenti pubblici: per l’alta formazione sono invece i centri di formazione a dover trovare una soluzione all’equazione “minori fondi = più servizi + più qualità”. Come fare?

Una strada potrebbe essere quella di consorziarsi per unire le forze, riducendo i costi e capitalizzando le eccellenze dei diversi centri di formazione. È una strada difficile da percorrere perché implicherebbe una trasformazione dei centri di formazione, da entità autonome gelose della loro indipendenza a partner che si scambiano know how, servizi e studenti. Anche le scuole di formazione post lauream dovranno organizzarsi per poter offrire master di alta qualità a prezzi accessibili. La speranza è che in questo processo rivoluzionario possano essere premiati i migliori centri di formazione.


In questa prospettiva si sta già muovendo il sito Master4You che vuole offrire un aiuto concreto a Scuole e Studenti per risolvere assieme il problema. Come? Facendo incontrare domanda e offerta di Master in Italia, permettendo a ciascuno di trovare il master giusto per sé e di acquistarlo ad un prezzo equo. Il sito master4you si pone esplicitamente dalla parte degli studenti e delle scuole per aiutare entrambi a raggiungere i rispettivi obiettivi:
• per lo studente: trovare un master di qualità adatto alle sue esigenze e poter risparmiare sulla quota di partecipazione
• per le scuole: trovare il giusto numero di studenti per costituire le classi.
Segui questo blog per sapere quando il sito andrà on line

E tu che tipo di formazione sogni per il tuo futuro?

lunedì 22 novembre 2010

Centri di Formazione.



Centri di Formazione erano comunità valoriali forti; oggi si sono trasformati in centri di servizi per la trasmissione di nozioni: è un bene o un male?

I centri di formazione sono profondamente cambiati e la trasformazione è oggi accelerata dalla crisi economica che colpisce il mondo della formazione (vedi Master: in tempo di crisi la formazione serve ancora a qualcosa?).

I centri di formazione in origine dipendevano da maestri carismatici che attiravano fedeli da molto lontano con la promessa di cambiare loro la vita: Socrate è il maestro di Platone; Gesù è il maestro di Pietro. Gli allievi costituiscono una comunità che condivide valori ed esperienze di vita. L’insegnamento del maestro passa attraverso l’esperienza diretta e il dialogo.
Comunità religiose – dai templi egizi ai monasteri benedettini – sono il luogo privilegiato di elaborazione e trasmissione della cultura. Dal loro modello nascono le moderne università.

Oggi la formazione universitaria e i centri di formazione in genere sono degli enti specializzati nei processi formativi: corsi di alta formazione e master vengono erogati da una squadra di professionisti, ciascuno specializzato in uno specifico campo del sapere. Il ruolo prevalente del centro di formazione è quello di progettare il percorso formativo e garantire l’efficace coordinamento dei diversi docenti e professionisti.
Le scelte principali dell’ente di formazione riguardano quindi:
• il taglio del corso di formazione (impostare un master generalistico oppure specialistico)
• la composizione della squadra dei docenti (solo professori universitari, solo professionisti del mondo delle imprese, un mix)
• le tecniche di coordinamento (definire i contenuti di ciascuna lezione oppure fornire delle semplici guidelines)

Per poter selezionare le migliori scuole che erogano corsi di formazione, vi consiglio il servizio Chiedi Borsa del sito Master4You.


E voi cosa preferite: i vecchi o i nuovi centri di formazione?

venerdì 19 novembre 2010

Corsi gratuiti e Master a pagamento.



I Corsi gratuiti offerti da enti locali e associazioni varie aumentano in periodo di crisi. Voi vi fidereste a frequentare un corso di formazione gratis, o avreste paura di una bufala?

In realtà, l’equazione Gratis = Fregatura, oppure Gratis = Grande Opportunità non ha senso. Il fatto che il corso sia gratuito implica semplicemente che il centro di formazione ha probabilmente meno risorse da investire nel corso di formazione rispetto ad un ente che vi fa pagare salato un master. Questo spiega perché, mediamente un master a pagamento risulta di maggiore qualità rispetto ad un corso gratuito.

L’altra differenza sostanziale è che il cliente da soddisfare è chi paga:
• nei master a pagamento il cliente è lo studente, per cui il centro di formazione opererà per soddisfare in primo luogo le esigenze dell’allievo;
• nei corsi gratuiti chi paga è un ente locale o fondazione, che potrà quindi decidere i criteri di qualità del corso e di selezione degli allievi.
Se l’ente finanziatore è particolarmente illuminato e il centro di formazione competente, non vi saranno differenze sostanziali tra un corso gratuito e un master a pagamento.

Un altro aspetto importante da tenere presente per valutare l’efficacia dell’intervento formativo è il tempo da dedicare e il coinvolgimento dell’allievo.
• Anche in un corso gratuito c’è una tassa da pagare: il tempo che investiamo per frequentarlo. Non ha quindi senso frequentare un corso solo perché non lo si paga: perderemmo il nostro tempo, che è una risorsa preziosa;
• L’impegno e la determinazione che si profondono in un corso gratuito sono normalmente inferiori a quelli attivati per un master a pagamento (è un meccanismo psicologico naturale).

Se siete indecisi tra un corso gratuito e un master a pagamento, vi consiglio il servizio Cerca Offerte di Master4You: potete trovare degli ottimi master a prezzi molto interessanti.


E voi preferite frequentare un master a pagamento o un corso gratuito?

mercoledì 17 novembre 2010

Borse di Studio per Master: criteri di assegnazione.



Le Borse di studio per i master, a copertura totale o parziale della quota di partecipazione, possono essere assegnate per il merito o per una situazione di svantaggio economico.

Come evidenziato nel post “Master gratis: due modi per ottenerli”, si tratta di cercare le borse di studio messe in palio dalle università, oppure provare a chiedere una Borsa individuale e riuscire a strapparla con una buona dose di faccia tosta.
Le Borse di studio per i master possono essere messe in palio dalla scuola che organizza il corso di formazione, ma anche da aziende, enti locali, amministrazioni pubbliche, associazioni e fondazioni. Si tratta di effettuare una ricerca approfondita delle opportunità disponili al momento. In questa ricerca può aiutarci il servizio gratuito Cerca Offerte di Master4You.

La concorrenza è agguerrita, ma non bisogna disperare: è sempre possibile trovare una borsa di studio per un master adatto alle nostre esigenze. Questo perché i criteri utilizzati dalle scuole per l’assegnazione variano da un centro di formazione all’altro e da un tipo di master all’altro. Possono essere presi in considerazione i titoli accademici o l’esperienza lavorativa, le competenze linguistiche o informatiche, aspetti tecnici o motivazionali.

È quindi importante preparare un buon curriculum e un’ottima lettera di presentazione che evidenzi alcuni nostri punti di forza o di eccellenza. Se la scuola, a cui abbiamo inviato la richiesta, ci contatta per un incontro, significa che abbiamo un asso nella manica da poterci giocare. Il passo successivo è quello decisivo ed è illustrato nel post “Borsa di studio me la gioco al colloquio”.

Quanti di voi hanno ottenuto una Borsa di studio per master?

lunedì 15 novembre 2010

Master on line: come e perché funzionano.



I master on line vivono un momento magico: cresce l’offerta disponibile e sempre più persone vi partecipano con soddisfazione. Qual è il segreto del successo dei master on line? Fanno risparmiare tempo e denaro; e sono più interessanti di quelli in aula.

Grazie allo sviluppo tecnologico, chiunque può partecipare da casa o dall’ufficio ad un corso on line, scegliendo tra un’offerta vasta e variegata, non limitata a ciò che offre la propria città o provincia di residenza. Il tempo a disposizione per la formazione è sempre minore e frequentare un corso a distanza permette di risparmiare il tempo dei trasferimenti e di poter studiare quando se ne ha effettivamente il tempo.
Nel post “Master gratis: due modi per ottenerli” abbiamo indicato le strategie per provare a frequentare un master senza spendere un euro. In alternativa, un master on line anche di elevata qualità e prestigio ha comunque un costo inferiore ad un master in presenza. E può quindi essere frequentato senza spendere troppo.
Contenuti multimediali, interattività, approfondimenti personalizzati, tutor a disposizione: un master on line ben organizzato può rivelarsi un’esperienza persino più interessante che partecipare in aula.

Che risultati danno i master on line?
A livello di diploma rilasciato, il titolo ha lo stesso peso di un attestato ricevuto al termine di un master tradizionale: in entrambi i casi è richiesto al partecipante il superamento di un test finale che certifica l’acquisizione delle competenze.
In termini di apprendimento, l’efficacia di un master on line dipende dalle caratteristiche dello studente e dalla materia d’insegnamento: le lingue e le materie tecnico scientifiche si prestano meglio degli aspetti creativi e comportamentali.
Anche per i master on line è importante scegliere con cura quale frequentare: Master4You ha selezionato per voi i migliori master on line.

Chi di voi ha già frequentato un master on line?

mercoledì 10 novembre 2010

Formazione: le donne sono più intelligenti degli uomini?



Nella formazione la partecipazione femminile a master e corsi è significativamente superiore a quella maschile: come mai? Le donne sono più o meno intelligenti degli uomini?

Lo dicono i dati ufficiali e lo conferma l’esperienza quotidiana in aula: il gentil sesso rappresenta la maggioranza degli studenti, universitari e dei corsi di specializzazione e master. Quali le cause di questo fenomeno?

> Una prima risposta (chiaramente superficiale) potrebbe essere: perché le donne sono più intelligenti degli uomini, hanno una mente più allargata e danno più valore alla cultura personale e alla formazione. Altrettanto superficialmente si potrebbe rispondere che le donne sono meno intelligenti degli uomini: infatti hanno bisogno di più formazione per capire un tema.
Parimenti, perché pochi uomini si curano della loro formazione? Non ne hanno bisogno perché sono già bravi o sono talmente ottusi da non comprendere di averne bisogno?
> C’è una ragione di tipo storico? Siccome un tempo c’erano poche donne all’università, ora stanno recuperando il terreno perduto. Sono le stesse università oggi a favorire la partecipazione femminile al mondo della formazione?
> C’è una ragione demografica? Nascono molte più donne che uomini?
> C’è una ragione di tipo sociologico? In Italia una donna deve essere molto più qualificata di un uomo per ottenere lo stesso posto di lavoro?

Quale che sia la ragione (o le ragioni), questo fenomeno ha degli importanti riflessi sulla didattica: chi progetta un master o un corso di formazione deve tenerne conto, perché il modo di apprendere e il modo di relazionarsi delle donne è diverso da quello degli uomini. Costruire un percorso formativo per una classe prevalentemente femminile (anziché mista o prevalentemente maschile) richiede di privilegiare alcuni aspetti a scapito di altri.



Voi come progettereste “al femminile” un corso di formazione?

lunedì 8 novembre 2010

Master: come scegliere quello più adatto a sé.



Master: per fare la scelta giusta dovete analizzare le vostre caratteristiche personali. In che modo apprendete più facilmente? Attraverso la teoria o la pratica? Venendo guidati passo passo o lasciati liberi? Studiando e lavorando individualmente o in gruppo?

Come anticipato nel post “Master: come trovare quello giusto”, non esiste il master perfetto; esistono corsi di formazione più adatti a sé: quelli in linea con gli obiettivi, le caratteristiche e le disponibilità del partecipante. Approfondiamo il secondo punto: le caratteristiche personali, ovvero attraverso quali strumenti didattici il partecipante apprende più facilmente.
Prima di scegliere un master, interrogatevi su quali sono effettivamente le vostre caratteristiche prevalenti. E poi interrogate i centri di formazione, perché vi spieghino nel dettaglio l’impostazione didattica dei loro master.

Prendiamo in considerazione 3 possibili approcci:

1. TEORIA vs PRATICA
È l’eterna sfida tra il metodo deduttivo (spiego i concetti generali da cui puoi dedurre le applicazioni concrete) e il metodo induttivo (presento casi concreti da cui puoi indurre una regola generale). Dipende da come è stata allenata la nostra mente; se eravate molto bravi in filosofia e matematica, siete probabilmente deduttivi.

2. GUIDATO vs LIBERO
Preferite che vi si spieghi tutto nei dettagli e che il docente vi segua passo passo nelle esercitazioni, oppure apprendete più facilmente se vi si danno delle coordinate e degli strumenti con cui muovervi autonomamente? Qui entra in gioco (anche) lo spirito di autonomia e di intraprendenza degli individui.

3. INDIVIDUALE vs DI GRUPPO

Preferite fare da soli o collaborare con altri? Vale per lo studio, il lavoro e molti altri aspetti della nostra vita quotidiana. Capite da che parte siete e scegliete un master con una didattica in linea con il vostro modo di essere.


Nota importante: “apprendere” è diverso da “capire”. Sicuramente per apprendere (cioè fare mio un concetto, ricordarlo e saperlo applicare) devo prima comprendere (cioè capire). Però in alcuni casi se è il docente a fare molta fatica per aiutarmi a comprendere un concetto, io ne faccio meno: mi sembra quindi di aver capito ma può succedere che io non abbia davvero assimilato il concetto, perché non ho dovuto faticare (elaborare).

Dopo esservi chiariti sulle vostre reali preferenze, potete utilizzare il servizio Cerca Master del sito www.master4you.it : nelle schede dei master troverete puntuali indicazioni sulle caratteristiche didattiche dei singoli master.


E voi, come volete studiare al master?

venerdì 5 novembre 2010

Borsa di Studio: me la gioco al colloquio.



Borse di studio: vengono assegnate ai migliori o ai più abili?
Per ottenere una borsa di studio dovete essere davvero molto bravi. Oppure dovete essere molto abili nel colloquio di selezione (come se foste lì per un colloquio di lavoro).

Molti centri di formazione prevedono delle borse di studio a copertura totale o parziale della quota di partecipazione ai loro master e corsi di specializzazione. Queste borse sono di solito destinate ai candidati migliori. L’ente di formazione prevede una classifica e assegna ai primi le borse di studio. La classifica è stilata tenendo conto dei titoli del candidato (risultati scolastici e/o professionali conseguiti in precedenza) e del risultato di una o più prove organizzate dal centro di formazione stesso. L’idea sottostante è quella di premiare il merito e di trovare un criterio oggettivo per assegnare le borse di studio. Quindi, se avete un brillante curriculum alle spalle e siete bravi nei test (che è cosa diversa dall’essere bravi in assoluto o in quella specifica materia), vi consiglio di candidarvi per alcuni master o corsi di specializzazione di vostro interesse: è molto probabile che riusciate ad ottenere una borsa di studio e a poter frequentare gratis o quasi.


E se non siete abbastanza bravi? Dovete essere molto abili nel colloquio di selezione che affronterete per la partecipazione al master. Nel post “Master gratis: due modi per ottenerli” ho indicato quali sono le leve su cui agire per ottenere l’approvazione del centro di formazione e “strappare” una borsa di studio. Ora voglio suggerirvi un approccio mentale che può dare i suoi frutti: affrontate il colloquio come se fosse un colloquio di lavoro, come se foste lì per convincere il selezionatore ad assumervi. Utilizzate quindi tutti i “trucchi” classici del colloquio di lavoro: arrivate preparati, ben vestiti e desiderosi di ben impressionare (senza esagerare). Così facendo, desterete una impressione molto favorevole e il selezionatore sarà ben disposto verso di voi a tal punto da preferirvi ad altri candidati, offrendo a voi una borsa di studio. Adottando questo corretto approccio mentale, supererete in classifica altri candidati che si presentano al colloquio con l’approccio opposto, del tipo “io sono molto bravo e vorrei scegliere un master al mio livello; cosa ha la vostra scuola da offrirmi di meglio rispetto alle altre?”. È vero che, rispetto alla ricerca di un lavoro -in cui è l’azienda che vi assume a pagarvi-, nella scelta di un master siete voi a pagare; ma vi assicuro che il giusto approccio mentale al colloquio vi porterà buoni frutti.

Per chi non si sente sufficientemente abile nei colloqui o ha poco tempo a disposizione, suggerisco il servizio "Chiedi Borsa” del sito www.master4you.it : il modo più facile e veloce per ottenere una borsa di studio individuale dai migliori centri di formazione.


Chi di voi ha utilizzato delle tecniche particolari per ottenere una borsa di studio?

mercoledì 3 novembre 2010

Formazione e Finanza: come investire 5.000 euro nei prossimi mesi.



Formazione o Lotteria? Quale la forma d’investimento più redditizia in questo periodo di vacche magre?

> Investire su se stessi, nella propria formazione, appare oggi “fuori moda” e poco produttivo. Si fa fatica a percepire il valore della formazione e a capire in che modo potremo averne un ritorno (soprattutto in chiave economica).
> Le lotterie sono invece un fenomeno di moda e di grande successo. All’inizio fu il lotto e la schedina: ad essi si affidava il sogno di una vita migliore, una possibilità di riscatto. Oggi abbiamo centinaia di concorsi che coinvolgono milioni di persone e attraggono miliardi di euro. Potremmo investire in Borsa, ma ci hanno spiegato che il funzionamento è lo stesso delle lotterie, per cui tanto vale!

Chi oggi ha a disposizione 5.000 euro ha la possibilità di scegliere tra due diverse forme di investimento:

• Master e corsi di formazione
• Lotterie e giochi vari

Molti Paesi (spesso definiti “minori” o “del Terzo Mondo”) hanno deciso di investire in Formazione. Questi investimenti richiedono tempo ma garantiscono un alto rendimento: questi Paesi hanno guadagnato posizioni competitive (India, Cina, Brasile). In Italia si è deciso di puntare sulle lotterie e l’Italia sta perdendo competitività nei confronti degli altri Paesi.


Se avete 5.000 euro da investire, suddividete il rischio in questo modo:


  • 4.750 euro per un percorso formativo (master, corsi di lingue, personal coaching)
  • 250 euro per winforlife

Chi non avesse 5.000 euro da investire, può utilizzare il servizio Chiedi Borsa del sito www.master4you.it per frequentare un corso di formazione di qualità a cifre più abbordabili.

E voi, su cosa investireste oggi 5.000 euro?

lunedì 1 novembre 2010

Formazione e Lavoro: la trappola della tapparella elettrica.


La formazione dovrebbe svolgere una funzione di ascensore sociale, aiutando chi nasce povero a poter diventar ricco, se si dimostra capace.
Oltre alle oligarchie, caste e corporazioni varie, un altro elemento oggi ostacola i giovani di valore nell’ottenere il successo che meritano. Si tratta della tecnologia diffusa (internet in testa), che di fatto livella le capacità e performance individuali.
In che modo una tecnologia diffusa e quindi democratica può costituire una barriera all’affermazione del merito individuale? Si tratta della cosiddetta “trappola della tapparella elettrica”: nell’alzare (e abbassare) una tapparella elettrica siamo tutti ugualmente bravi; sforzo e tempo richiesti non variano da soggetto a soggetto. Un campione di body building e una bimba di tre anni ottengono lo stesso risultato nello stesso tempo. Fino a che le tapparelle non erano dotate di motore le performance individuali erano determinate dalle capacità del singolo.

Anche nel mondo del lavoro, l’avvento di internet e delle tecnologie informatiche ha di fatto standardizzato il livello di performance. Nell’era pre-informatica occorreva molta formazione e poi al lavoro molto tempo per reperire dati ed effettuare calcoli; oggi i nativi digitali hanno tutto questo con un paio di click: internet trova tutti i dati di cui ho bisogno ed excel fa tutti i calcoli. Il processo è standardizzato ed automatizzato, l’apporto umano è davvero minimo e non influisce sul risultato finale
La progressiva automazione dei processi produttivi in tutti i settori (agricoltura, industria, servizi) fa sì che a fare la differenza siano le macchine e la tecnologia e non più l’uomo. Ecco perché quando si parla di investimenti allo sviluppo si danno soldi alla ricerca scientifica applicata (che crea macchine migliori) e si tolgono fondi alla formazione (che dovrebbe produrre uomini migliori).


Questo processo, per ora, non conosce ostacoli e supera di continuo confini che sembravano invalicabili: pilotare un caccia e operare chirurgicamente stanno diventando operazioni gestite da macchine. Rimangono ancora alcune funzioni a prevalenza umana, come il prete che si prende cura delle anime e il personal coach che si prende cura del corpo e/o della mente. Ma ci stanno lavorando (è già possibile confessarsi e ottenere l’assoluzione via internet e la pet therapy è oramai affermata).

Per gli irriducibili umanisti, che credono ancora nel valore dell’uomo e nelle potenzialità del singolo individuo, posso suggerire il servizio Cerca Master del sito www.master4you.it.

A questo punto, a che cosa serve la formazione?