lunedì 8 novembre 2010

Master: come scegliere quello più adatto a sé.



Master: per fare la scelta giusta dovete analizzare le vostre caratteristiche personali. In che modo apprendete più facilmente? Attraverso la teoria o la pratica? Venendo guidati passo passo o lasciati liberi? Studiando e lavorando individualmente o in gruppo?

Come anticipato nel post “Master: come trovare quello giusto”, non esiste il master perfetto; esistono corsi di formazione più adatti a sé: quelli in linea con gli obiettivi, le caratteristiche e le disponibilità del partecipante. Approfondiamo il secondo punto: le caratteristiche personali, ovvero attraverso quali strumenti didattici il partecipante apprende più facilmente.
Prima di scegliere un master, interrogatevi su quali sono effettivamente le vostre caratteristiche prevalenti. E poi interrogate i centri di formazione, perché vi spieghino nel dettaglio l’impostazione didattica dei loro master.

Prendiamo in considerazione 3 possibili approcci:

1. TEORIA vs PRATICA
È l’eterna sfida tra il metodo deduttivo (spiego i concetti generali da cui puoi dedurre le applicazioni concrete) e il metodo induttivo (presento casi concreti da cui puoi indurre una regola generale). Dipende da come è stata allenata la nostra mente; se eravate molto bravi in filosofia e matematica, siete probabilmente deduttivi.

2. GUIDATO vs LIBERO
Preferite che vi si spieghi tutto nei dettagli e che il docente vi segua passo passo nelle esercitazioni, oppure apprendete più facilmente se vi si danno delle coordinate e degli strumenti con cui muovervi autonomamente? Qui entra in gioco (anche) lo spirito di autonomia e di intraprendenza degli individui.

3. INDIVIDUALE vs DI GRUPPO

Preferite fare da soli o collaborare con altri? Vale per lo studio, il lavoro e molti altri aspetti della nostra vita quotidiana. Capite da che parte siete e scegliete un master con una didattica in linea con il vostro modo di essere.


Nota importante: “apprendere” è diverso da “capire”. Sicuramente per apprendere (cioè fare mio un concetto, ricordarlo e saperlo applicare) devo prima comprendere (cioè capire). Però in alcuni casi se è il docente a fare molta fatica per aiutarmi a comprendere un concetto, io ne faccio meno: mi sembra quindi di aver capito ma può succedere che io non abbia davvero assimilato il concetto, perché non ho dovuto faticare (elaborare).

Dopo esservi chiariti sulle vostre reali preferenze, potete utilizzare il servizio Cerca Master del sito www.master4you.it : nelle schede dei master troverete puntuali indicazioni sulle caratteristiche didattiche dei singoli master.


E voi, come volete studiare al master?

3 commenti:

  1. Io personalmente mi trovo in difficoltà anche a capire dove collocarmi nei singoli schieramenti della tripartizione. Non è facile - o almeno non per tutti - capire la propria modalità di apprendimento se si ha sempre studiato sui libri dell'università e seguito le classiche lezioni frontali.
    Servirebbe un aiuto per capire su cosa concentrarsi per avere consapevolezza del proprio modo di imparare...

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  2. Vedila così:
    IN QUALE MODO IMPARI PIù IN FRETTA E MEGLIO???
    1) quando a lezione il prof ti legge e spiega il libro di testo, oppure se il prof ti fa molti esempi e ti lascia da leggere il libro di testo a casa?
    2)quando i prof spiegano, ti capita più spesso di perdere il filo oppure a volta hai la tentazione si schiacciare il tasto forward?
    3) gli esami che hai passato con i voti più alti, li hai studiati assieme ad altri studenti o da solo?

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  3. Mi sembra una prospettiva efficace...Grazie Mister Master!

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