mercoledì 29 dicembre 2010

Formazione: chi la garantisce.



Formazione: la politica dei paesi determina sempre le sovrastrutture sociali e culturali, da che mondo è mondo.
Questo avviene con sorpresa in modo esemplare in alcuni luoghi che, al centro della notizia, hanno ben altre preoccupazioni: fame, economia, politica estera, diritti umani.
La sorpresa sta proprio nei diritti umani: l’istruzione è, in uno di questi luoghi, quello in assoluto più tutelato.
Cuba: Josè Martì, uomo di cultura post romantica. E’ nella sua precisa concezione di educazione che si radica il sistema formativo e pedagogico di oggi. Cuba registra infatti uno dei più alti tassi di alfabetizzazione nella popolazione.  E non è un caso.
La cultura è un valore e lo studio per acquisirla è un presupposto.
Potrai incontrare nelle strade di Havana un pover’uomo senza sufficiente cibo in corpo, ma avrà una cospicua conoscenza da offrire in ordine alla sua specializzazione.
In termini italiani, il diritto allo studio e al lavoro si traducono in termini di Borse di Studio, ad esempio. E Master che presentano offerte con accessibilità per tutti coloro che non vogliono coronare un sogno bensì una realtà. Vera, credibile, competitiva e professionale.
Di questo, in fondo, Mister Master parla e di questo, Master4You, divulga informazione attraverso un preciso servizio di ricerca e offerta.
Perché un paese come Cuba, di cui lasciamo ad altre sedi la disquisizione sulla situazione generale, ha saputo innalzare la formazione ad elemento vitale?
Perché, sin dai tempi di Martì, formazione è dignità e oggi si traduce in un sistema di garanzia allo studio dall’età scolare sino alla fase di specializzazione post universitaria, che si completa solo con una pratica professionale. Formazione e lavoro diventano un tutt’uno, sequenziale e ‘naturale’, senza strappo e senza gabbia.
Parlare di Cuba oggi equivale a voler prendere in considerazione un luogo assai lontano dal nostro che ha risolto, tuttavia, ciò che a noi affligge come non mai. La crescita individuale e l’orizzonte di attesa delle giovani leve.
Josè Martì era prima che pedagogo, un poeta; prima che un rivoluzionario, un uomo. 
Ogni tanto riflettere su valori  lontani dai propri aiuta a ricordare cosa ha senso, seppur collocato in situazioni diametralmente opposte e in realtà complesse e fitte di implicazioni.
Isolare la figura di Martì ti fa venire voglia di credere che una singola personalità può trasmettere una volontà universale: il perfezionamento.
E tu, che formazione immagini a venire?

1 commento:

  1. Josè Martì, per chi di formazione si intende, dovrebbe essere citato più spesso. E' una personalità importante e quasi nessuno lo conosce.

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