martedì 9 dicembre 2014

Laurearsi non basta, bisogna farlo nei tempi previsti se non prima


Le imprese vogliono giovani laureati con esperienze lavorative alle spalle, conoscenze informatiche e linguistiche di primo livello.
Si evince quindi che per poter possedere queste caratteristiche, sebbene tali richieste siano spesso in antitesi tra loro, è necessario non perdere tempo e laurearsi in brevi tempi.
Prima ti laurei, prima lavori (si spera) e forse avrai qualche piccola chance in più di trovare un lavoro che sia all'altezza delle tue aspettative.
È dunque impensabile laurearsi superati i trent’anni anni e pretendere che, scrivendo sul proprio curriculum la data del conseguimento del titolo di studio, tutte le porte si aprano. 

  1. Arrivare alla laurea in tempi brevi è certamente una “conditio sine qua non” per raggiungere l’obiettivo di svolgere il lavoro che piace davvero, piuttosto che accontentarsi di trovare un lavoro e basta.
  2. Inoltre, subito dopo la laurea importante è non fermarsi, anzi se possibile sarebbe utile crearsi possibilità di spazi lavorativi inerenti già durante gli anni dell’università. E' proprio grazie ad una laurea presa in tempi brevi che si possono ottenere subito esperienze lavorative sia in proprio che in diverse aziende, sia pubbliche che private. Cercare qualcosa di stimolante, che appassiona davvero, se ci si è laureati in tempi brevi, è certamente una prerogativa alla quale non si rinuncia perché si è coscienti delle enormi possibilità che si hanno.
  3. Considerato che nel luogo di lavoro si passano minimo otto ore della giornata, provare a impiegarle facendo quello che piace deve essere un obiettivo imprescindibile. Uno studente che si laurea nei tempi minimi può raggiungere questo obiettivo perché è certamente una persona determinata, ambiziosa ma soprattutto preparata.
  4. Laurearsi in tempo, iniziare a lavorare da subito, imparare l’inglese non significa diventare uno dei tanti cervelli italiani in fuga, ma un giovane professionista che ha ben chiaro il suo obiettivo. E che ha lavorato per raggiungerlo, mettendoci entusiasmo e determinazione, sforzandosi di fare bene e presto.
  5. Ricordiamo inoltre che molto spesso le aziende sono restie a dare un’opportunità di lavoro a chi si è laureato con un voto alto, ma in tanti anni. Hanno la convinzione che non ci sia stato impegno, interesse vero e profondo, convinzione nelle proprie capacità. Pertanto si chiedono come potrebbe poi questa persona avere la volontà e la grinta di intraprendere un percorso lavorativo di alto livello. Il consiglio pertanto è quello di interrogarsi se ci si vuole impegnare seriamente negli studi universitari, dare ascolto alle proprie inclinazioni e ai propri sogni, quindi iscriversi alla facoltà prescelta. Dopodiché studiare, studiare, studiare in modo da laurearsi nel minimo del tempo previsto e le porte del lavoro al quale si aspira si apriranno ben presto.

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