mercoledì 9 ottobre 2013

Laurearsi in discipline scientifiche o umanistiche?






Laurea scientifica o laurea umanistica? Questo è il problema. Spesso si pensa che le lauree scientifiche siano più spendibili nel mondo del lavoro e permettano allo studente di essere più competitivo rispetto ad un laureato in materie umanistiche.

Lauree in discipline scientifiche

Molti riconoscono che possedere una laurea tecnico-scientifica sia un ottimo ingrediente per inserirsi con successo in alcuni settori trainanti, ad esempio: ricerca e sviluppo e quello biochimico. Per non parlare di tutti i settori ingegneristici e medici. Un laureato in queste discipline trova sicuramente un posto di lavoro più facilmente, ma è anche vero che si tratta di percorsi molto difficili e impegnativi, che richiedono conoscenze pregresse e un attesa di inserimento nel mondo lavorativo di qualche anno. Negli ultimi anni si è assistito ad un calo vertiginoso delle iscrizioni in lauree scientifiche; dal 2004 è stato lanciato il Progetto Lauree Scientifiche, una serie di iniziative che hanno coinvolto diversi atenei italiani nel tentativo di promuovere un orientamento più efficace e, di fatto, una sorta di vera e propria campagna di reclutamento tra gli studenti delle scuole superiori.


Ma siamo sicuri che una laurea in discipline umanistiche non sia più utile in certi settori lavorativi?

La questione è molto complessa ma è bene precisare che una laurea umanistica consente di acquisire un’ottima cultura di base, oltre che ad una capacità di ragionamento critico. Favorisce in molti casi anche lo sviluppo del cosiddetto pensiero laterale che permette di cercare elementi, idee, intuizioni e spunti fuori dal dominio di conoscenza e dalla rigida catena logica e in molti settori sono richieste queste caratteristiche

Quali sono le lauree umanistiche che permetto di trovare un posto di lavoro?


Una laurea umanistica, come dice la parola stessa, si pone come obbiettivo quello di studiare l’uomo e la condizione umana. Per comprendere i comportamenti degli uomini, intesi sia come attori sociali che come consumatori, è necessario studiare alcune dinamiche . In questo senso un laureato in discipline umanistiche può riuscirci molto meglio di un collega laureato in materie scientifiche. Giurisprudenza, che può essere inserita fra queste lauree, permette di lavorare in svariati ambiti aziendali e non solo come avvocato o magistrato come molti pensano. Filosofia e lettere sono lauree altamente inflazionate ormai da diversi anni, ma molti studenti decidono di acquisire conoscenze extra, associandoci il più delle volte un master in risorse umane riuscendo in questo modo a inserirsi nel mondo del lavoro. Una laurea in comunicazione, possibilmente con indirizzo economico, permette di avere un ampio spettro di possibilità e offerte lavorative, di cui molte nel settore emergente del web 2.0

Quindi cosa fare terminato il liceo?


Non c’è una risposta univoca, la laurea migliorare in fin dei conti è quella che muove interessi in chi la deve scegliere. Senza questo requisito saremmo macchine programmate solo per scegliere in base alle opportunità più vantaggiose e non per quelle più costruttive. Il mercato del lavoro negli anni assorbirà sempre più laureati in discipline umanistiche, soprattutto in tutti quei settori di recente espansione come il web e le energie rinnovabili, permettendo in questo modo la ristrutturazione di molti ambienti lavorativi secondo un’ottica interdisciplinare, dove elevate competenze scientifiche e umanistiche si confronteranno per costruire nuovi paradigmi, sostenibilità e benessere.

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