giovedì 19 settembre 2013

Laurea in ingegneria meccatronica



Il corso di laurea in Ingegneria Meccatronica forma ingegneri meccanici con una visione di sistema e con la capacità di realizzare progetti di innovazione e sviluppo di prodotti industriali di natura meccanica o meccatronica.
Il corso di laurea in Ingegneria Meccatronica si presenta come un corso di studi di ingegneria meccanica moderna, che asseconda e precorre le tendenze in atto nell'industria.
I laureati in Ingegneria Meccatronica avranno padronanza dei metodi moderni per la gestione dell'intero ciclo di vita di nuovi prodotti  industriali  e dei relativi strumenti e processi di produzione composti da una base fisico-meccanica  su  cui  si  integrano  tecnologie  dell'automazione  e  nuovi  materiali.

PERCORSO FORMATIVO
Obiettivo del corso di laurea in Ingegneria Meccatronica è la formazione di un tecnico con solide conoscenze ingegneristiche di base, in grado realizzare sistemi con elevata integrazione tra parti meccaniche ed elettroniche. Oltre alle nozioni di base dell’elettronica, allo studente viene quindi proposta la conoscenza delle tecniche per l’integrazione di sistemi elettronici e meccanici, con il supporto delle metodologie proprie dell’automatica e dell’informatica.
Il primo anno del corso di laurea in Ingegneria Meccatronica è caratterizzato dalle discipline di base dell'ambito matematico, fisico, chimico, e informatico, ed è completato dalla studio dell'inglese e da un corso di scrittura tecnica.
Il secondo anno del corso di laurea in Ingegneria Meccatronica prevede principalmente insegnamenti nell'ambito dell'informatica, delle telecomunicazioni, dell'elettrotecnica, dell'elettronica e dell'automazione.
Il terzo anno del corso di laurea in Ingegneria Meccatronica si concentra sui contenuti peculiari dell’Ingegneria meccatronica, evidenziandone gli aspetti applicativi e di approfondimento soprattutto nell’ambito dell’elettronica dei sistemi programmabili, della tecnologia dei sistemi di controllo e delle tecnologie meccaniche.
La didattica del corso di laurea in Ingegneria Meccatronica è integrata da esercitazioni pratiche e da attività introduttive al mondo aziendale, realizzate con la collaborazione e la partecipazione delle aziende del territorio.
L'ampia rete di contatti con il mondo industriale meccatronico consente di offrire come elemento specifico di formazione lo svolgimento di stage e tirocini aziendali, che offrono agli allievi l’opportunità di conoscere da vicino un possibile ambito lavorativo.


SBOCCHI PROFESSIONALI
Il laureato in Ingegneria Meccatronica è in grado di affrontare progetti interdisciplinari applicando in ogni caso le metodologie più adatte. Si pone come obiettivo primario l’ottimizzazione globale delle prestazioni della macchina mediante il corretto impiego delle diverse tecnologie.
Gli sbocchi professionali per un Ingegnere Meccatronico sono congruenti con una figura professionale caratterizzata da un'elevata specializzazione per le posizioni che riguardano lo sviluppo di nuovi prodotti, il rinnovamento di linee di prodotti esistenti, il rinnovamento dei metodi e delle tecnologie dì produzione e dei relativi beni strumentali di produzione.
I ruoli che possono essere ricoperti vanno dall'ingegnere progettista al responsabile dello sviluppo e test di prototipi. Per l'ampio spettro della formazione ricevuta il laureato in ingegneria meccatronica può trovare impiego nella ricerca di base e applicata, in altri ruoli aziendali a livello di responsabile (produzione, logistica, controllo qualità, Industriale non marketing, acquisti, ecc.) e in società di consulenza e servizi.

4 commenti:

  1. Caro Mister Master,
    so che non è questa la sezione. Ma volevo un consiglio circa le mie prossime scelte universitarie. Laureata triennale in Management col massimo dei voti e lode, 25 anni, un erasmus e un tirocinio Leonardo in Spagna, terra dove in futuro mi piacerebbe lavorare e vivere. Mi piacerebbe occuparmi di comunicazione, o di gestione culturale, mi piacciono tanto le lingue (avrei voluto studiare lingue ma mi sn lanciata in un percorso universitario più formativo), vorrei lavorare in un ambiente internazionale. A parte questo non ho chiari obiettivi circa il settore in cui lavorare. Meglio una specialistica sempre in Management, così nei 2 anni chiarisco ulteriormente i miei obiettivi professionali o fare altri tirocini in attesa di capire in cosa specializzarmi e poi passare ad un Master? Magari all'estero!! In tutto ciò mi spaventa il fatto che ho già 25 anni e temo che al termine dell'eventuale specialistica (27 anni)mi possano considerare già troppo vecchia per il lavoro e per specializzarmi ulteriormente con un master!
    Potrei anche prendere una specialistica in Comunicazione d'Impresa, così posso esplorare questo campo, ma se poi mi chiudo molte strade per il dopo??

    Stefania

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    1. Ciao Stefania,
      ho letto prima il tuo commento più sintetico su altro post. in ogni caso: direi decisamente di mettere a frutto quanto di buono hai fatto sinora e fare uno stage qualificato all'estero!

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  2. Caro Mister Master, grazie mille per la risposta! Ho scritto anche qui perchè non sapevo se quel post fosse leggibile dato che gli ultimi commenti erano piuttosto vecchi.

    Quindi Lei mi sconsiglia una specialistica ora? Come si può trovare uno stage qualificato all'estero? Io ci ho provato ma è molto difficile, non essendo più una neo laureata! La mia laurea risale a poco più di 12 mesi fa!!

    Pensavo di farne uno durante la specialistica sfruttando le possibilità di placement a disposizione dall'università. Ma non so se sia il caso di proseguire con una specialistica in Management o una In Comunicazione per l'Impresa. Che bel casino!!

    Stefania

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  3. Cara Stefania, prova a verificare se l'ufficio placement della tua università ti aiuta anche se non fai la specialistica.
    Altrimenti prova a cercare on line delle opportunità all'estero e candidati

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