Raccogliendo informazioni per un master all’estero sicuramente si incontreranno titoli di corsi post laurea, master e università al primo impatto tutti ugualmente accattivanti e altrettanto sconosciuti.
Per aiutarsi nella scrematura di questa moltitudine di informazioni può essere utile usufruire di questi 3 strumenti disponibili.
1) Le certificazioni
Sono consigliabili i master che godano della certificazione di un ente di accreditamento. L'accreditamento di un master è la garanzia di un alto livello qualitativo del corso e dell'ente che lo eroga.
Gli enti di accreditamento sono diversi e variano da paese a paese.
In Europa la qualità dei corsi è certificata dalla European Foundation for Management Development www.efmd.org la quale gestisce la EQUIS (European Quality Improvement System). Equis è uno dei principali sistemi internazionali di valutazione per la qualità, il miglioramento e l'accreditamento degli istituti di istruzione superiore in economia aziendale e management.
I suoi equivalenti nei differenti Paesi sono:
- Gran Bretagna
- Spagna
Empresas - www.aeede.es
- Svizzera, Austria, Germania
www.fibaa.org
- USA
(accredita gli istituti di educazione superiore con programmi di business e
management)
AACSB - The Association to Advance Collegiate Schools of Business - www.aacsb.edu
(la più importante negli Stati Uniti, raccoglie centinaia di programmi MBA americani
e di altri paesi)
2) L’EACEA
L’ Education Audiovisual and Culture Executive Agency è l'agenzia europea che gestisce i fondi comunitari per lo scambio e la cooperazione tra le Università e rappresenta una garanzia nella scelta di un master all’estero. I suoi programmi coprono tutto il mondo e si distinguono in:- Erasmus Mundus - paesi non appartenenti alla Comunità Europea (in particolar modo America Latina e Terzo Mondo);
- Lifelong Learning Programme (LLP) - paesi dell’Unione Europea;
- Programmi di cooperazione bilaterale con Stati Uniti, Canada, Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Corea del Sud;
- Tempus - paesi asiatici, mediterranei e Balcani.
- Intra-ACP – Africa e paesi caraibici
3) I ranking
Un altro strumento per integrare le informazioni in proprio possesso sono le classifiche di ranking, più o meno autorevoli, che, servendosi di una serie di parametri, stilano una graduatoria di qualità dei migliori master a livello mondiale.
In Europa, il ranking più consultato è quello del Financial Times che prende in considerazione vari parametri: dalla qualità dei corsi alla carriera, al grado di apertura internazionale di una istituzione (docenti e allievi stranieri presenti); la presenza femminile tra gli allievi; la percentuale di occupazione a tre mesi dalla conclusione del master; lo stipendio medio percepito dagli allievi prima del corso e dopo il corso.
Caro Mister Master, leggere il suo blog è una vera iniezione di ottimismo.
RispondiEliminaSono un fresco laureato con lode in scienze dell'amministrazione ed organizzazione, corso che attualmente si tiene in quasi tutte le facoltà di scienze politiche d'Italia. Ho fatto una tesi di strategic management (materia della specialistica, non prevista nel mio coro), che indirettamente coinvolgeva questioni legate al marketing strategico: nella fattispecie ho affrontato il tema del vantaggio competitivo e delle strategie di suo conseguimento.
A conclusione dei mie studi ho maturato la volontà di intraprendere un corso di studi all'estero, per cercare di cambiare rotta ad un percorso universitario senza prospettive di lavoro immediate. Vorrei studiare in Inghilterra e specializzarmi in Marketing ( MSC in Management o Internationa Marketing o Strategic Marketing). Le università a cui intendo mandare candidatura sono la Henley Business School a Reading, Manchester Business School, Cranfield School of Management e il Kings College a Londra (Se vuole consigliarmene altre faccia pure!!! :D ). Sono tutte B.School costantemente rankate nelle classifiche del FT quindi dovrebbero esercitare l'appeal giusto sui datori di lavoro. Tuttavia non ho mai frequentato un corso di marketing all'università, ma i MSC ai quali spero di essere ammesso non riechiedono delle conoscende di base. La mia preoccupazione invece è che il settore del marketing sia oggi eccessivamente inflazionato, e ritrovarmi a fine studi a progettare depliant o vendere prodotti telefonicamente, meno che meno in un call center. QUesto soprattutto in Italia, dove esiste una idea di marketing molto diversa dall'estero.
Dato che lei è uno specialista in Marketing, potrebbe darmi un suo parere sullo "stato di salute" di questo settore e le effettive possibilità lavorative in Italia? Visto che un giorno, non so quando, spero di ritornare nel mio pase.
Seguo assiduamente il suo blog, so che i master all'estero, specialmente in Inghilterra, per quanto riguarda il marketing, attribuiscono un importante valore aggiunto a chi li consegue ma la paura di sbagliare "settore" è tanta oltre che dilapidare inutilmente un ingente investimento economico. Probabilmente essendo laureato in amministrazione lo sbocco naturale dovrebbe essere il general management o l'internationa business ma non essendo un economo ho paura di non avere le competenze sufficienti per potervi partecipare profiquamente.
La ringrazio anticipatamente per i consigli utili che vorrà darmi.
Con Stima ed Ammirazione,
Andrea.
University, Manchester B.S.