50 anni fa il termine laurea era sinonimo di “lavoro sicuro”. Prima ancora di portare a termine il percorso universitario lo studente veniva contattato per il suo futuro impiego.
Questo binomio comincia a vacillare a partire dagli anni ’90, fino ad essere messo del tutto in discussione nell’attuale società.
La laurea non è più garanzia di lavoro sicuro. Tuttavia rimane ancora il requisito minimo e necessario per intraprendere numerose carriere e poter ambire a posizioni lavorative più interessanti e di alto livello.
Iniziare un percorso di formazione universitaria presuppone volontà e determinazione:
intraprendere una laurea perché costretti dai propri genitori o per motivazioni non pertinenti alla propria formazione potrebbe rivelarsi una perdita di tempo e di risorse economiche.
E’ molto importante essere motivati e avere la giusta dose di volontà per intraprendere nel migliore dei modi un percorso di studi universitario.
Essere consapevole che mi aspetteranno diversi anni di serio studio e sacrifici è il primo passo per capire se sono veramente interessato non solo ad iscrivermi ad una facoltà ma a portarla a termine.
Inoltre dovrò chiedermi se sono disposto ad affiancare allo studio universitario altre attività, come la conoscenza di una lingua straniera, master, tirocini e stage spesso non retribuiti.
Se la risposta a queste domande è Si, iscrivervi presso la facoltà che desiderate potrebbe essere la scelta giusta per intraprendere il lavoro dei vostri sogni.
Bisogna inoltre essere consapevoli che la laurea non sempre permette di arrivare dove lo studente si era ripromesso iniziando il corso di studi. E’ certamente utile una formazione “aggiuntiva”, come ad esempio la conoscenza dell’'inglese o di altre lingue (come russo o cinese) parlate in nazioni importanti nel mercato internazionale. Altro elemento determinante è un carattere e un atteggiamento grintoso e deciso del candidato, preferito ad un laureato con un percorso accademico migliore ma senza queste qualità.
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